In questo articolo parleremo dell’estrazione di disegni in MicroStation, ora definita con le Viste Dinamiche. Questo argomento molto interessante verrà approfondito anche nel Webinar MicroStation Live Series del 14 ottobre “L’efficienza di MicroStation nei flussi di lavoro complessi” “
Le viste sono la tecnologia che permette analisi del modello e documentazione più interattiva, intuitiva dei progetti, specie quando multidisciplinari.
Le precedenti viste statiche hanno lasciato il posto all’abilità di creare viste live sul modello, con update automatici dei disegni che via via vengono estratti. Questo consente di ridurre drasticamente gli errori specie nei team di lavoro.
La tecnologia utilizzata nelle viste dinamiche include:
Composizione disegno
Offre un approccio dinamico per l’interconnessione dei disegni di progetto lavorandoli simultaneamente. Per esempio si può avere un tecnico che opera al piano primo del progetto di un edificio mentre un altro interviene al secondo piano dello stesso progetto dello stesso edificio.
Quando il progetto è completo è il momento della composizione del disegno per combinare i risultati individuali, con la tecnica del riferimento al modello 3D. Dal nuovo modello creato che possiamo definire master è poi possibile creare illimitati disegni.
Simboli di dettaglio
Sono quel gruppo di strumenti che definiscono i callout, traducendo in modo non letterale possiamo definirli estrattori di disegni, titolazioni e nuvole di revisione. Contengono campi e link che si connettono in modo automatico, interattivo, al modello originario trasmettendo sempre una chiara connotazione di cosa rappresenta il disegno.
È possibile definire standard molto personalizzati per questa simbologia di disegno e uniformare questi standard per uno o più team di lavoro.
Contorni con nome
Il contorno disegno e contorno con nome sono fondamentali per le viste dinamiche, particolarmente utili quando le viste diventano molteplici, su progetti complessi che magari sono da parcellizzare in fase di stampa. Un contorno nominato è un link diretto e permanente al relativo foglio di stampa, così la consultazione della documentazione avviene in modo intuitivo, via puntatore. Il foglio di stampa così generato contiene il nome del contorno, numero foglio e tutte quelle informazioni identificative in modo univoco dell’elaborato.
Fogli intelligenti
Molto è stato fatto dallo sviluppo Bentley sul versante della produzione di stampe. Più è grande un progetto più l’organizzazione delle stampe diventa difficoltosa, ridondante, foriera di fraintendimenti e pericolose sovrapposizioni di dati non aggiornati.
Tutto ciò è debitamente risolto con la tecnologia dei fogli intelligenti che include:
Indice dei fogli
L’indice dei fogli collabora in modo centralizzato con il workset, ovvero con la cartella di attribuzione dati di progetto. Quando si crea un disegno e il relativo foglio di stampa si dedica anche se sarà o meno indicizzato, una volta indicizzato questo rientra nella gestione dell’indice fogli, uno strumento flessibile per la gestione e catalogazione delle stampe.
È possibile infatti dare all’indice una struttura di cartelle per organizzare in modo logico e funzionale la moltitudine di stampe.
Facciamo un esempio: cartella “Architettura” conterrà le stampe della disciplina architettonica, la cartella “Impianti” avrà solo stampe relative a quel tipo di intervento e così di seguito. Non c’è limite a queste strutture, che si creano anche con il semplice drag&drop, e una volta adottate rendono semplice la consultazione a tutti i membri del team, anche quelli solitamente non operativi ma con mansioni di controllo e managing.
I fogli sono numerati secondo regole personalizzabili ed è possibile tenere una traccia grafica dell’indice dei fogli in forma di tabella, riportante tutte le proprietà di interesse per le stampe.
I fogli collaborano sinergicamente con le viste dinamiche, i campi di testo automatici, ovvero testi derivati dalle proprietà e non editati manualmente, e infine ma non meno importante il print organizer, con il quale programmare le stampe sia nei tepi che nelle entità delle code di stampa. L’indice dei fogli è archiviato in un file esterno al DGN che ha estensione DGNWS dove WS sta appunto per Workset. Ogni file presente nel workset vede l’indice dei fogli.
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